Pur essendo una pianta che offre frutti commestibili, il melograno è coltivato prevalentemente come arbusto o piccolo albero ornamentale, per la sua fioritura stupenda e prolungata, il bel fogliame verde chiaro e i frutti decorativi. Ha poche esigenze, si accontenta di essere situato in posizione molto soleggiata.
Consigli di coltivazione
Il melograno è una specie mediterranea che ama il clima mite ma cresce bene anche anche al Nord; gli esemplari in vaso sono più sensibili al gelo. Resiste bene alla siccità, ma gradisce le innaffiature nel periodo vegetativo, da una a due volte la settimana. Il terreno deve essere ben drenato, perché teme i ristagni idrici. La concimazione organinca nel tardo autunno aiuta le piante a produrre meglio l’anno successivo. Se lasciata in forma arbustiva forma siepi fitte e fioritissime; volendo allevarlo ad alberello occorre togliere i polloni che nascono alla base. Poiché fruttifica sui rami di un anno, si tagliano di un terzo i rami che hanno portato frutti nell’annata precedente. Per stimolare la produzione di molti fiori, accorciate a marzo i rami di una decina di centimetri.
Da non dimenticare
Tra le varietà da fiore ce ne sono di bianche, rosa, rosso intenso, anche screziate, a fiore singolo o doppio. Le forme nane producono frutticini decorativi non più grossi di una ciliegia. Chi preferisce i frutti può orientarsi sulla varietà ‘Dente di cavallo’, tipica del Sud, con frutti dai semi ricchi di dolcissima polpa gelatinosa. La maturazione dei frutti è in tarda estate e autunno.